L'AMORE
Amore! Ecco un volume in una parola, un oceano in una lacrima, un turbine in un sospiro, un millennio in un secondo.
Martin Tupper
Martin Tupper
Il matrimonio è l'unica favola che comincia con vissero felici e contenti e finisce con c'era una volta.
Anonimo
Anonimo
I grandi amori della storia sono tali solo perchè i protagonisti sono morti prima di litigare.
Lucmerenda
Il vero amore è come i fantasmi: tutti ne parlano, ma pochi l'hanno visto.
François De La Rochefoucauld
François De La Rochefoucauld
Passa Il Tempo, Passa L'amore, Passa La Vita.
Rimane Solo Un Vago Ricordo:
Il Ricordo Di Un Tempo Che Fu.
Rimane Solo Un Vago Ricordo:
Il Ricordo Di Un Tempo Che Fu.
Lucmerenda
L'AURORA BOREALE
Nel centro della galassia, proprio vicino a Trantor, mi trovai su di un piccolo pianeta di nome Isarco. Era un pianeta bellissimo, pieno di piante di un verde luminoso e con tanti fiori dai colori splendenti. I due soli di Isarco stavano tramontando a sud della valle cristallina, mentre io mi trovavo vicino al pozzo dei desideri scavato millenni prima in un braccio vetroso e brillante della Grande Montagna Trasparente. Tra i mie raggi lucenti c'erano un rubino ed uno smeraldo e li feci cadere nel pozzo mentre esprimevo il mio desiderio più grande, il quale si realizzò. Da lontano vidi venirmi incontro una brezza allegra, scherzosa, volteggiante nell'aria come in una danza surreale. Allungai un raggio di luce per accarezzare quello spirito allegro e dissi: - Io sono l'Aurora boreale. Tu chi sei? Lui rispose: - Io sono il Vento. Ed il Vento, mi portò via con se. La giornata era piovosa, fredda e buia. Il marciapiede lastricato male, aveva degli affossamenti dove la pioggia si depositava e rimaneva stagnante. Aurora, odiava la pioggia! Il Primo Mondo Esterno, non era il suo mondo, ma per l'errore di una corrente anomala dello spazio, lei si trovata lì, in un tempo e in un luogo che non erano i suoi. L'errore iniziale doveva essere corretto, ma Aurora non sapeva come. Non riusciva a pensare perchè stava piangendo. Attraversò la strada con la disperazione e l'angoscia nel cuore, ma il marciapiede opposto non lo raggiunse mai. Fu investita e Aurora morì all'istante. L'errore era stato corretto. All'improvviso Aurora si ritrovò nel suo mondo, tra le rocce logorate dal tempo, increspate e rugose che sorgevano nella valla blu del Pianeta Terzo. Il vento era sempre scherzoso ed insistente e faceva volteggiare la polvere azzurrina della miniera adiacente alla Montagna Eterna, proprio a fianco dei mille laghi che si stendevano a levante della montagna. Aurora s'incantò davanti al lago Due, che era bellissimo, tutto circondato da rocce, cascatelle, ed alberi in fiore. Guardò quell'acqua blu con tanti riflessi colorati, mentre l'anima le si ravvivò di gioia davanti a tanta meraviglia della divina creazione. Un refolo di Vento arrivò a lei, e lei gli sorrise. Sì, era nel suo mondo, dove c'era pure il Vento, il quale con un soffio gentile l'abbracciò, staccò i petali dai fiori e li depositò in grembo all' Aurora boreale. Erano petali d'oro. Erano petali d'amore. |