lunedì 28 novembre 2011

Una giornata da ricordare

Lunedì, 27 Febbraio 2006
Una giornata da ricordare
Ero stanchissima, mi sedetti sulla mia carrozzina a rotelle e poi aprì la porta di ferro che dava sulla terrazza. Da li potevo vedere un panorama bellissimo. Gli alberi giganteschi, il fiumiciattolo, il salice piangente e quello che avevo sempre amato per tutta la vita: la mia terra. Chissà ancora per quanto tempo avrei potuto gioire per quello che possedevo.
Ero molto ammalata ed ogni giorno che sorgeva, per me avrebbe potuto essere l'ultimo. Ieri sera ho rivisto i miei amici più cari. Abbiamo parlato quasi tutta la notte, ma la cosa più bella era guardarci. Esteriormente eravamo tutti invecchiati, ma dentro di noi eravamo giovani e freschi come una folata di primavera. Chiacchierammo a lungo, poi accendemmo un fuoco e ci sedemmo intorno. Come tanti bambini, tutti mi chiesero di raccontare una storia, ed io allora come tanti anni prima, li accontentai:
"C'era una volta, tanto, ma tanto tempo fa, un isola nell'oceano più profondo, protetta da scogli enormi e piena d'alberi contorti dal vento. Il suo sibilo ed il frangersi delle o­nde gigantesche sugli scogli, rendevano impossibile la vita su quella terra dimenticata da Dio.
Era un' isola fantasma, come la nave dell'Olandese volante.
Era un' isola che nessuno aveva mai visto, tranne Lu e Giò.
Era la loro isola segreta.
Nel cuore dell'isola sorgeva un castello, bellissimo, e all'interno, erano raccolte le opere più belle dell'universo, e degli archi marmorei, sostituivano le porte e le finestre che erano state demolite millenni addietro. Ogni arco aveva una tenda leggerissima e bianca.
L'anima di Lu, passeggiava per quelle stanze ogni tredicesima notte. Ed essa amava, che tutte le tende si muovessero volteggianti sulle ali delle correnti ventose e al ritmo  della musica, imposto  sia dal  vento, che dalle
o­nde del mare.
Lu e Giò si ritrovavano su quell'isola tutte le volte che una stella moriva nel cielo, e restavano nel loro paradiso personale, finchè una nuova stella non spuntava all'orizzonte.
Si ritrovavano per un sorriso, per un tocco gentile, per un rinnovo d'amore."

Le ore passarono, Il fuoco s'era spento da tempo, così ci alzammo in silenzio, ci sorridemmo e ci abbracciammo, e poi ognuno se ne andò per la sua strada. Io salii le scale di casa appoggiandomi al bastone ed alla ringhiera, poi una volta arrivata al piano superiore, mi sedetti in carrozzina a rotelle.
Fu una giornata bellissima, piena di calore umano, ora però era finita.
Domani chissà! Il domani, è sempre una nuova avventura.
Si vedrà.





postato da: Lucmerenda1 alle ore 00:51 | Link commenti (3) 
Commenti:

#1 02 Marzo 2007 - 15:25
si vedrà....
grazie...mi sono emozionata :-)
Utente: TYTTY_ Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.TYTTY_

#2 03 Marzo 2007 - 04:47
Cara TYTTY_ il domani è sempre imprevedibile. Grazie per essere passata a trovarmi.
Luc
Utente: Lucmerenda1 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Lucmerenda1

#3 29 Giugno 2008 - 16:31
BOREALE

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