lunedì 28 novembre 2011

Un fantasma di nome Isabella

Un fantasma di nome Isabella
Quando sua moglie morì, Paolo soffrì molto, però un giorno incontrò Marta, che amò e sposò.
La prima moglie, Isabella, era ormai un vago ricordo.
Paolo e Marta andarono a vivere in una villetta bellissima, tra il verde degli alberi e furono veramente felici, per tre giorni.
- Per favore Paolo, disse Marta, potresti portarmi in salotto vicino al camino questa legna da ardere? Quella che avevamo è finita.
- Ma certo amore, subito.
Paolo prese la legna, la portò in salotto, ma come arrivò vicino al caminetto s'immobilizzo. Li, di legna da ardere, ce n'era per una settimana, come minimo. Rimase con la legna in braccio, imbambolato, senza sapere cosa fare. Prese un pezzo di legno e poi un'altro ancora e li depositò tutti sopra quei pezzi di legno che già c'erano, facendone una catasta.
Accese il fuoco, ma non aveva il solito colore, era verdastro. Si immobilizzò di nuovo ed incominciò ad avere paura anche perché la luce stava prendendo lo stesso colore verdognolo del fuoco. Poi si spaventò davvero, quando incominciò a sentire una risatina divertita.
Si guardò intorno, ma non vide nessuno.
- Ciao amore, ti ricordi di me? Sono Isabella, tua moglie, l'unico ed eterno amore di tutta una vita! L'amore per sempre!
Paolo sbiancò. Sulla poltrona, vicino alla finestra, stava prendendo forma una bellissima donna diafana e trasparente con uno stupendo vestito verde e luminoso.
- Ti ho preparato la legna. Quella vicino al caminetto. Sei contento?
Paolo non capì, avrebbe voluto toccare almeno con una mano quel volto che una volta aveva amato tanto, ma invece si bloccò. Marta lo stava chiamando.
- Paolo sei pronto? Dobbiamo andare a teatro.
Paolo in quel momento aveva dimenticato tutto. Non fece in tempo a rispondere che Marta entrò in salotto e si fermò annichilita davanti ad una pira di legna.
- Ti avevo chiesto un po' di legna, non una montagna. Ora va a vestirti, in modo decente.
- Marta, non vedi niente? Chiese Paolo.
- Vedo che siamo in ritardo.
Marta uscì sbattendo la porta. La stanza era assolutamente vuota.
Paolo andò in camera sua per cambiarsi, ma trovo Isabella seduta sul tavolino vicino alla finestra. Stava giocando con i suoi gemelli d'oro.
- Non farmi perdere tempo, sono in ritardo.
- Va bene, se sei in ritardo ti aiuterò io.
Con allegria ed un sorriso delizioso Isabella soffiò leggermente verso suo marito, il quale incominciò vertiginosamente a girare su se stesso. Quando si fermò era completamente vestito e pronto per andar a teatro.
Paolo si guardò allo specchio, incredulo, e non capì. Guardò Isabella, le sorrise e comprese solo quanto l'amasse ancora.
Si avvicinò a lei ed ammirò tutto il suo fascino e la sua bellezza.
- Perché sei qui?
- Ho un permesso di dodici ore. Sono venuta da te. Quando tu sarai a teatro, io ritornerò lassù.
Paolo la prese tra le braccia e pianse. Non aveva parole perchè tanta era l'emozione di vederla e di sentire che l'amava ancora tanto.
- Ti rivedrò ancora? Le chiese.
- Non lo so.
Non ci furono altre parole, solo emozioni. Paolo la guardò per l'ultima volta e capì che era solo lei che avrebbe amato per tutta la vita.
Lei si avvicinò a lui ed appoggiò la testa sulla sua spalla, poi bruscamente si voltò e si volatilizzò dalla finestra. Delle lacrime stavano scendendo sulle sue guance, ma lui non le vide mai. Paolo lentamente si avvicinò alla finestra, ma al di la di quella c'erano solo gli alberi, quelli di sempre.
- Paolooooo, ti sei cambiato? Marta aprì la porta.
- Ti sei preparato, vedo. Visto che sei pronto, andiamo?
- Sì, andiamo. Disse Paolo.
Uscirono, salirono in macchina, e Marta gli disse che lo amava tanto.
- Anch'io cara, ti amo tanto. Sei l'unico ed eterno amore della mia vita. Un amore per sempre.
I tre giorni felici, finirono qui. Incominciarono i giorni delle menzogne. Bugie alle quali ormai non ci avrebbe creduto più nessuno, ma finché lei non se ne fosse accorta, lui avrebbe potuto vivere tranquillo e senza nemmeno rimorsi di coscienza.
Questa era la prassi!
Tutti gli uomini mentivano, perché lui no?
postato da: Lucmerenda1 alle ore 17:06 | Link commenti

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