lunedì 28 novembre 2011

Domenica, 05 Marzo 2006
Una giornata come le altre
Driiiiiinnnnnnnnnn!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cercai d'infilare la testa sotto il cuscino, ma quell'aggeggio, continuava a suonare. Capii che avrei dovuto svegliarmi, ma stavo sognando cose bellissime, così presi il cuscino e lo scaraventai contro quella cosa che suonava e che, probabilmente, si chiamava sveglia. Ci fu un silenzio paradisiaco, ma già che mi ero quasi svegliata, accesi la luce. Che schifezza la luce!  Faceva male agli occhi.
Dai recessi più profondi della mia mente assonnata, pensai che tutti i macchinari prima o poi si guastavano: dall'automobile (specialmente se pioveva) all'accendino (se non avevi i Minerva di riserva), ma le sveglie, accidentaccio, non si guastavano mai.
- Uffa che tardi! Meglio che vada a lavarmi con dell'acqua fredda, forse quella mi sveglierà!
Una volta arrivata in bagno, mi lavo con l'acqua calda.
Quella fredda é traumatizzante. Mi sarei svegliata con il caffè. Appena vestita, accendo il gas sotto la caffettiera, poi caccio in terrazza il cane, animale portatomi in casa da Andrea, il mio unico figlio maschio. Ovviamente idee del genere non potevano venire in mente che ad un uomo! Solo un maschio infatti, può pensare che quattro figli non siano un numero sufficiente di fauna per tenere occupata una donna.
Una volta cacciato il cane in terrazza, accendo la luce in camera dei ragazzi.
- Coraggio ragazzi, sveglia! E' ora d'alzarsi.
- Mmmmmmmm.
Non è che oltre ai figli, al cane, al gatto, arrivato chissà da dove, io possegga anche una mucca. Noooo! Quella era la voce di Andrea che mi comunicava che aveva capito e che mi levassi pure dai piedi. Cosa assolutamente impossibile, altrimenti nessuno si sarebbe alzato mai.
- Roberta, sveglia!
- Io alla mattina ti odio!
- Sì, anch'io ti odio, specialmente se apri prima la bocca che gli occhi. Le rispondo io, ridendo.
- Pure io ti odio! Ti odio quasi quanto odio Pissi, ci informa Valentina.
- Aaaaahhhhhh!!!!!!! Mamma, Valentina mi ha detto che mi odia! Strilla Pissi, con un occhio aperto e l'altro chiuso.
- Se non stai zitta, insorge Andrea, ti taglio a pezzetti, ti butto nel cesso e tiro l'acqua. Io all'alba voglio dormire. Visto che voi femmine non possedete quell'etto di cervello in più, come noi maschi, siete sempre da compatire. Pissi poi è anche scema!
- Mammaaaaaaaa, Andrea mi ha detto...........
- Non sei scema Pissi, cerco di consolarla, è Andrea che ha dei problemi, perchè quell'etto di cervello in più, gli sta troppo stretto nella capoccia.
- Andrea è un ignorante, sentenzia Roberta, perchè è scientificamente provato che le donne sono su di un gradino più alto, nella scala dell'evoluzione umana, rispetto agli uomini.
Piano, piano esco dalla camera: ormai la truppa é sveglia per la battaglia quotidiana.
Il caffè intanto é pronto ed io sono ormai alla seconda tazza, quando Valentina irrompe in cucina chiedendomi.
- Mamma lo sai quando è morto Hitler?
- No, non me lo ricordo!
- Quando gli è arrivata la bolletta del gas.
Ovviamente il caffè mi va per traverso.
- Che si mangia stamattina? Chiede Pissi.
- Tartine al caviale ed aragosta ai ferri.
- Non se ne parla nemmeno, io sono a dieta. Solo carote idroponiche.
- OK: da domani pane ed acqua. Alle carote ci pensate voi.
- Mamma, dice Vali, ieri mi sono guardata allo specchio in costume da bagno, e non so perchè, ma rassomigliavo tanto ad un supplì con le gambe.
- OK, bimbe. Da domani dieta ferrea.
Si era alzato anche Andrea e stava arrivando verso di me per stringermi la mano. - Congratulazioni mamma!
- Perché?
- Ma per aver fatto un figlio così bello!
- Sono contenta di aver esaudito un tuo recondito desiderio. Spero che il Signore me ne renderà merito.
Nel frattempo un tanfo di capra putrefatta invade la cucina, però non arriva da Andrea, ma da Valentina.
- Vali, chiedo disperata, che ti sei messa addosso?
- Patchouly, non ti piace?
- No, puzza! Se prima ti lavi bene, poi ti regalo un profumo decente! Magari uno Chanel, che ne dici?
- Dico che lo Chanel, va bene per quelli dell'epoca di Garibaldi, come te. All'epoca di Valentina si usa il Patchouly.
- Se per un mese non ti lavi, specialmente i piedi, ed usi sempre scarpe da ginnastica, ottieni lo stesso risultato senza spendere i soldi per il Patchouly.
- Tanto i soldi li spendi tu, mica io. Io sono nullatenente.
- A proposito, mamma, lo sai dove vanno i polli quando stanno male?
- No, e non lo voglio sapere.
- Ed io te lo dico ugualmente. Vanno al Polliclinico.
- Grazie, questa è davvero cultura! Adesso levatevi dai piedi, perchè qui c'è troppa puzza. Devo disinfestare l'ambiente.
Non faccio in tempo a finire la frase, che intorno a me s'é fatto il vuoto. Infatti mi ritrovo in compagnia di qualche mosca sporadica che fastidiosamente mi gironzola intorno al naso.
- Driiiiinnnnnnn!!!!!!!!!!!!!!
Il trillo del campanello. Sobbalzo. Forse sono un po' nervosa.
- Chi può essere a quest'ora di mattina? Sicuramente Toni. Giulia è in volo e Toni è qui a scroccare un caffè. Infatti è Toni.
- Dove andavano così di corsa i tuoi figli?
- Alla Royal Saint Paul School!
- Alla Royal che?
- A scuola Toni, a scuola. Vuoi un caffè prima che me lo beva io?
- Si, grazie. Hai ragione, i bambini vanno a scuola di mattina. Me lo ero dimenticato.
- I miei invece, ieri, sono andati in ricognizione alla ricerca di nuove forme di vita intelligente e l'altro ieri sono scesi su Base Alpha, a catalogare i campioni di Barry.
- Che razza di campioni catalogano?
- Bacarozzi.
- Mi fai passare la voglia del caffè.
- Non ti preoccupare, se non ti va lo bevo io.
- No, però c'è un puzzo strano!
- Patchuly, non ti piace?
- No.
- Per forza, sei il nipote di Garibaldi.
- Lu, sei sicura di stare bene? Se vuoi ti do una mano!
- Bravo, allora lava i piatti.
- Ma io devo andare a lavorare, intendevo moralmente!
- Se vuoi aiutarmi moralmente, datti un occhiata in giro e trovami un uomo bellissimo, con le tempie brizzolate, ricco, affascinante che abbia intenzione di adottarmi e di pagare lui tutte le bollette, specialmente quella del gas. Non voglio morire come Hitler.
- L'adozione in Italia è difficile specialmente se la bimba da adottare ha superato i quarant'anni.
- Lascia perdere, stavo scherzando.
- Io credo che faresti meglio a cercarti un amante bello, simpatico e divertente come me.
- Sai come mi faresti divertire, con tutte le cambiali da pagare che ti ritrovi!
- A letto sono una favola, provami!
- Ci penserò, quando avrò perso la ragione del tutto. Adesso vai a lavorare Toni, che io cerco l'ispirazione per lavare i piatti.
- D'accordo, pensami!
- Heh, una cosa! Ciao.
postato da: Lucmerenda1 alle ore 05:47 | Link commenti (2) 

 
#1 02 Agosto 2006 - 20:35
 
Mamma e figli simpaticissimi ciao a tutti rosy.
utente anonimo
#2 04 Agosto 2006 - 07:51
 
Abbiamo cercato di vivere una vita serena. E da soli ci siamo riusciti benissimo.
Utente: Lucmerenda1 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.Lucmerenda1

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