lunedì 28 novembre 2011

Il puzzolotto

Il puzzolotto

21 marzo..........E' arrivata la primavera! 


Pippo svegliò Puzzolotto perchè era il primo giorno di primavera, poi ritornò nella sua capanna.



Sarà stato pure il primo giorno di primavera, ma sembrava tutto una schifezza! Uffaaaaa!!!! Faceva un freddo bastardo, e con quel freddo, Puzzolotto non si sarebbe lavato assolutamente nulla, nemmeno il nasino congelato.
- Sono un Puzzolotto, quindi, puzzerò. Lasciatemi in pace, ho sonno! Come Puzzolotto, voleva venissero rispettati i suoi diritti.
- Voglio il caldo, voglio arrostirmi sotto il sole e voglio tanti fiorellini colorati. Adesso ho freddo e mi prendo un'altra coperta, inoltre non scocciatemi fino a quest'estate, e quest'estate voglio essere svegliato da Pippo! - Pippoooo, quando mi sveglierai, portami il caffè!
Nessuno rispose.
Anvedi te che roba, nessun rispetto, maiiiiii!!!!
- Pippooooooo, mi raccomando il caffè, caldoooooooooooo!!!!!!!!
Ma chi erano, questi prepotenti che, andavano a svegliarlo senza prendere in considerazione nemmeno il buco nell'ozono? Primo giorno di primavera? Si, ma al Polo Nord. Brrrrrrrr, che freddo! Porcaccia la miseria, che fredditudine glaciale!!!!!!!
Alcuni uccellini cantavano, ma non erano sgradevoli almeno per Puzzolotto, al quale sembrava di sentir cantare la sua mamma Puzzoletta! Un suo amico uccellino andò a vedere come stava, ma quando uscì dimenticò di chiudere la porta.
- Accidentaccio, perchè il Signore non aveva provveduto a dare a tutti un paio di mani? Perchè poi non se ne stavano tutti a casa loro?
Con la porta semiaperta entrarono anche un sacco di formiche.
La formica Iside lo salutò e gli chiese:
- Perchè non ti alzi? E' tardi.
- Tardi per che cosa?
Brontolò il Puzzolotto, poi guardò quella marea di nere formiche e disgustato chiese:
- Come fate ad essere così tante?
- Scusa ma non hanno inventato ancora preservativi così piccoli.
Uscirono, ma la porta rimase aperta e Puzzolotto tirò giù tutte le puzzole celesti, poi si addormentò di nuovo, per risvegliarsi un mese più tardi.
Si svegliò col raffreddore, si dette un'occhiata in giro, ma di puzzoline nemmeno l'ombra. Allora gli venne un'idea geniale: decise di costruire un casino.
Chiamò a raccolta tutti i maschietti e con ancora il raffreddore disse: - Adibalucci cali siamo fottuti. Dobbiamo costluile gabanne per appuntamenti.
- E come facciamo?
- E' semplice, costluiamo gabanne, con battone su battone.
Si misero all'opera e un mese più tardi finirono di costruire un bordello da sogno. Mentre i maschietti andarono a farsi belli, le femminucce s'impossessarono del postribolo e chiusero il portone. Fuori dall'entrata attaccarono un cartello con sopra scritto: " Per ogni prestazione, l'importo da pagare è di mezzo chilo di carne e quattro ghiande ".
Quando arrivarono i maschietti lindi e pinti, rimasero di stucco. Si arrabbiarono molto, e decisero che tutto ciò non era tollerabile per una casa di tolleranza costruita da loro.
Però di nascosto, chi a destra, chi a sinistra, tutti andarono a cercare carne e ghiande.
Puzzolotto se ne andò in riva al lago per farsi passare l'incavolatura. Alzò gli occhi al cielo e sugli alberi vide delle foglie ingiallite dal tempo. L'autunno non era alle porte, era gia arrivato.
Invece che cercare carne e ghiande, fece una bella scorpacciata di tutto quello che trovò, poi riempì un sacco di cibo per l'inverno e lo portò a casa sua. Riordinò tutto per benino, chiuse la porta, s'infilò sotto un numero incredibile di coperte e ricordò che in quella stagione era andato in bianco.
Stava forse invecchiando?
Non prese nemmeno in considerazione l'idea, ma si addormentò ricordando una frase ricorrente:
" Come si stava meglio, quando si stava peggio! "

postato da: Lucmerenda1 alle ore 06:34 | Link commenti

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