lunedì 28 novembre 2011

La gatta nel deserto

Venerdì, 10 Marzo 2006
La gatta nel deserto
C'era sempre il vento in quel deserto lontano dalla realtà. Un vento che faceva volteggiare nell'aria una polvere bianca, finissima e dolce. La sabbia di quel deserto era particolare, anzi non era particolare e non era nemmeno sabbia. Era zucchero.
La regina di quel deserto era la Bacchi. Era seduta su di un trono di meringa, proprio in cima ad una collinetta bianca di zucchero a velo. Aveva in testa una corona di sette colori e seduto ai piedi del trono c'era il mago Merlino.
Era un mago con la schiena piegata in cinque, perché non avrebbe mai dovuto superare in altezza la regina del deserto zuccherato: Sua Altezza Serenissima Bacchi la Magnifica. Altrimenti, pena la morte.
Poco distante dal trono, imprigionato dai ceppi, si trovava Rin Tin Tin. 
Il ron. . . ron. . . ron. . . di Sua Altezza veniva trasportato dal vento che non si fermava mai, nei più reconditi angoli di quel deserto bianchissimo, fino ad arrivare in una voragine, procurata tempi addietro da una stella cadente di cioccolato finissimo.
Lì, dimorava la più grande nemica della regina del deserto. La nemica di sempre, la nemica primaria: Sua Magnanimità la Pulce, la quale sentendo il ron. . . ron. . . ron. . . di Sua Altezza Bacchi sorrise sardonicamente, e gioiosamente si mise sulle spalle lo zaino con dentro le pulcette sue figlie, e insieme si avviarono nel deserto alla ricerca di Sua Altezza Serenissima Bacchi la Magnifica.
Sua Altezza si svegliò e sbadigliò. Poi si stiracchiò.
Aveva dormito a lungo, perciò ora sentiva un languorino che la infastidì. Obbligò la sua mente ad entrare in quella del mago Merlino, il quale abbasso la testa, poi alzo la sua bacchetta magica e fece comparire per magia una scatola di croccantini che versò, sempre piegato in cinque, in un piatto di alabastro.
Dopo aver mangiato tutti i croccantini, la Bacchi si addormentò e sparì dal deserto.
Mentre dormiva sognò un topolino che squittiva nella sua tana, ma che si ritrasse immediatamente quando sentì il suo miagolio. Non solo il topolino si ritrasse, ma andò a squittire davanti ad un altra uscita della sua tana.
Fece: - squit-squit e si sentì rispondere: - squit-squit.
Allora sicuro che non ci fossero gatti in giro uscì dalla sua tana, ma venne acchiappato dalla Bacchi, la quale ridendo gli disse:
- Visto che è importante imparare le lingue?
Mentre nel sonno la gatta giocava col topo, questa sentì anche il suono di tante trombe e vide un reggimento di soldati a cavallo che finalmente avevano ritrovato Rin Tin Tin e si affrettavano a liberarlo. Una volta sparita la gatta e sparito Rin Tin Tin, la perfida Pulce si perse nel deserto e morì di stenti con le sue figlie, in un mare di zucchero a velo.
Il mago Merlino rizzò finalmente la testa e la schiena, alzò la bacchetta magica e fece comparire un letto con tanti materassi dove si distese per riposare come un mago vero.
La Bacchi aprì un occhio e si trovò accucciolata sulle ginocchia di Chris, fece un sorriso e continuò a sognare.
E come in tutte le fiabe che si rispettino: "Vissero tutti felici e contenti", a parte le Pulci, ovviamente.
postato da: Lucmerenda1 alle ore 06:29 | Link commenti

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